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Patente a crediti edilizia: rischi per le imprese e possibili soluzioni

Patente a crediti edilizia al via a partire dal 1° ottobre 2024. Analizziamo come funziona e i rischi a cui si va incontro.

A partire dal 1° ottobre 2024, le imprese e i lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei e mobili sono tenuti a dotarsi della "patente a crediti" per garantire la sicurezza sul lavoro. Questa misura, prevista dal nuovo art. 27 del Testo Unico della Sicurezza, mira a potenziare la sicurezza nei cantieri attraverso un sistema di punteggio che promuove il rispetto delle normative vigenti.


Come funziona la patente a punti edile?

La patente a crediti assegna un punteggio iniziale di 30 crediti e permette a imprese e lavoratori autonomi di operare nei cantieri temporanei o mobili con un punteggio di almeno 15 crediti. Il punteggio può crescere fino a un massimo di 100 crediti, grazie a crediti aggiuntivi per:

- Storicità dell’azienda: fino a 30 crediti, ottenuti in base alla data di iscrizione alla Camera di Commercio e all'assenza di sanzioni. Infatti, ogni due anni si può ottenere un credito extra, fino a un massimo di 20.
- Azioni positive: fino a 40 crediti aggiuntivi per investimenti in formazione su salute e sicurezza sul lavoro.

Gli incrementi saranno possibili a partire dal 1° gennaio 2025, a patto di non aver subito decurtazioni.

Il sistema è quindi pensato per premiare le aziende virtuose, ma anche - e soprattutto - per penalizzare chi non rispetta le regole di sicurezza.


Decurtazione dei crediti, sospensione e revoca della patente

I crediti possono essere ridotti in caso di sanzioni per violazioni delle normative di sicurezza. La riduzione è proporzionata alla gravità delle infrazioni e, se ci sono più violazioni, il decremento non supera il doppio della sanzione più grave.

In alcuni casi, la patente può essere sospesa o revocata:

- Sospensione: prevista per incidenti gravi con esito mortale o inabilità permanente dei lavoratori, attribuibili a negligenza. La durata della sospensione è proporzionale alla gravità dell’infrazione e non supera i 12 mesi.
- Revoca: avviene in caso di false dichiarazioni sui requisiti richiesti. Dopo 12 mesi dalla revoca, è possibile presentare una nuova domanda. 


Recupero dei crediti decurtati

Per recuperare un punteggio inferiore a 15 crediti, è necessaria una valutazione da parte di una Commissione territoriale composta da rappresentanti di INL e INAIL. La Commissione valuta il rispetto dell'obbligo formativo in materia di sicurezza sul lavoro e la realizzazione di investimenti migliorativi. Solo a seguito di questa valutazione è possibile riottenere i crediti persi. 


Conseguenze per le imprese senza patente a crediti

Le imprese e i lavoratori autonomi con una patente inferiore a 15 crediti non possono operare nei cantieri temporanei o mobili, se non per completare eventuali lavori in corso che abbiano già superato il 30% del valore del contratto.

Se si procede comunque, vengono applicate sanzioni pari al 10% del valore dei lavori, con un minimo di 6.000 euro e l'esclusione dalle gare pubbliche per un periodo di sei mesi.  


Prevenzione e gestione del rischio

Per prevenire la perdita di punti e ridurre i rischi legati alla sicurezza, le imprese devono adottare un approccio proattivo alla gestione della sicurezza sul lavoro. È quindi fondamentale investire in:

- Formazione continua per il personale, soprattutto in materia di sicurezza e prevenzione degli incidenti;
- Controlli periodici sui cantieri, per assicurarsi che tutte le normative vengano rispettate;
- Utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale (DPI) e dei macchinari in conformità con le direttive vigenti.

Oltre a mettere in atto misure preventive per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro, le imprese devono dotarsi di strumenti adeguati per affrontare eventuali contenziosi o procedimenti legali connessi alla gestione della sicurezza. In questo scenario, una polizza di tutela legale professionale rappresenta una scelta strategica per proteggere il patrimonio aziendale.

L'importanza della protezione legale per le imprese

Una polizza di tutela legale copre le spese legali sostenute in caso di procedimenti avviati dalle autorità di controllo, come l'Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l'INAIL, o di cause legali derivanti da inadempienze o violazioni delle normative sulla sicurezza. Questa copertura include non solo i costi per l’assistenza legale e la rappresentanza in giudizio, ma anche l'accesso a consulenze specialistiche e supporto durante le fasi di mediazione o arbitrato. In questo modo, l’impresa ha l'opportunità di affrontare con maggiore serenità eventuali controversie, senza gravare sul bilancio e preservando la propria operatività.

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