
Le novità del decreto attuativo sulla Polizza Eventi Catastrofali
L'obbligo per le imprese di stipulare una polizza contro i rischi catastrofali, introdotto dalla Legge 213/2023, diventerà effettivo il 31 marzo 2025. Tuttavia, il recente decreto attuativo (D.M. MEF n. 18 del 30 gennaio 2025, pubblicato nella G.U. n. 48 del 27 febbraio 2025) ha introdotto modifiche significative che richiedono un'analisi più approfondita dell'obbligo assicurativo. A pochi mesi dall'entrata in vigore della norma, molte imprese potrebbero non avere ancora chiarezza su alcuni aspetti chiave, con il rischio di trovarsi impreparate. Tra le principali problematiche emergono dubbi riguardo i beni da assicurare e la corretta determinazione dei valori assicurabili.
Estensione dell'obbligo assicurativo: non solo beni di proprietà
Una delle novità più rilevanti riguarda la tipologia di beni soggetti a copertura. Inizialmente, la Legge 213/2023 prevedeva l'assicurazione per alcune immobilizzazioni materiali dell'impresa, ovvero:
- - Terreni e fabbricati;
- - Impianti e macchinari;
- - Attrezzature industriali e commerciali.
Sembrava scontato pensare che i beni da assicurare fossero quelli di proprietà dell’impresa, ma il D.M. MEF n. 18/2025 pare aver chiarito che devono essere assicurati i beni sopra indicati, ma utilizzati “a qualsiasi titolo” nell’attività, indipendentemente dalla loro proprietà. Questa modifica solleva dubbi per le aziende che utilizzano beni in affitto, leasing o comodato d’uso. La mancanza di indicazioni operative precise potrebbe rendere difficile per molte imprese raccogliere le informazioni necessarie per adempiere all'obbligo nei tempi previsti. Fino a quando non saranno disponibili ulteriori dettagli, si consiglia di seguire le disposizioni del decreto attuativo, restando in attesa di eventuali altri chiarimenti. Per informazioni più specifiche, ti invitiamo a visitare la pagina Polizza Rischi Catastrofali Imprese.
Limiti di indennizzo
Il decreto stabilisce che le polizze possano includere limiti di indennizzo variabili in base alla somma assicurata: ciò implica che le coperture potrebbero non prevedere un risarcimento totale del danno.
Ad esempio:
- - per una piccola impresa con una somma assicurata inferiore a 1 milione di euro, potrebbe essere previsto uno scoperto massimo del 15%.
- - per aziende con somme superiori a 30 milioni di euro, i limiti di indennizzo potrebbero essere negoziati direttamente con la compagnia, rendendo fondamentale una valutazione attenta delle offerte disponibili.
L’applicazione di uno scoperto o di limiti di indennizzo può comportare una diminuzione del costo della polizza. Pertanto, le imprese potrebbero considerare questa opzione per contenere il premio, valutando attentamente le proprie esigenze di copertura.
Ricordiamo che tutte le informazioni relative alla polizza sono contenute nel set informativo, nella proposta e nel contratto, e sono sempre accessibili al cliente.
Per ulteriori informazioni sui limiti di indennizzo, ti invitiamo a visitare la pagina Polizza Rischi Catastrofali Imprese.
Obbligo, sì... ma anche un'opportunità
Nonostante la complessità della normativa, l'introduzione dell'obbligo assicurativo rappresenta anche un'importante opportunità. In un contesto di crescente esposizione a rischi climatici e ambientali, una copertura adeguata costituisce un elemento essenziale per la tutela del patrimonio aziendale.
Considerati i tempi ristretti per l'adeguamento, è fondamentale agire tempestivamente, valutando con attenzione:
- - l’elenco preciso dei beni da assicurare secondo la nuova definizione normativa;
- - le condizioni offerte dalle diverse compagnie, in termini di indennizzi e franchigie;
- - l'eventuale necessità di una consulenza specializzata
Se non hai ancora definito la tua polizza, non rimandare! Richiedi un preventivo per adeguarti all'obbligo e proteggere il tuo business dagli imprevisti.